CENNI ARCHEOLOGICI

22.05.2012 23:26

 

Archeologia

 
 

Affascinanti testimonianze delle civiltà del passato

Villasimius, come tutto il territorio della Sardegna, è ricca di affascinanti resti archeologici di grande rilievo. Oltre alle costruzioni nuragiche e pre-nuragiche, l’area conserva ancora traccia delle popolazioni che hanno segnato la sua storia: Fenici, Cartaginesi, Romani.

Tracce del passato: domus de janas, nuraghi, torri spagnole

A Villasimius sono presenti interessanti  resti pre-nuragici (IV-V millennio  a. C.) e nuragici (XV-VII sec. a.C.). I Nuraghi, imponenti costruzioni tronco-coniche in pietra, secondo le fonti più accreditate, venivano utilizzati come fortilizi e torri d’avvistamento, oppure come ambienti abitativo-religiosi.

Alcuni, grandi e circondati da capanne, servirono sicuramente come avamposto di controllo dei traffici tra l’entroterra e la costa sarda, ma anche per l’avvistamento e la protezione dai nemici.

Nel sud Sardegna, la principale e più complessa di queste costruzioni si trova a 10 minuti da Villasimius, nel comune di Castiadas. Si tratta del Nuraghe “s’Omu e s’Orcu”, caratterizzato da due torri circolari centrali e cortina muraria di protezione: oggi purtroppo è in stato di semi abbandono ma se ne sta progettando il recupero per finalità turistiche.

Insediamento Fenicio di Cuccureddus

Sulla strada che conduce a Campus in direzione Campulongu, si trova una collina con la maggior parte dei resti di un insediamento fenicio risalente all’VIII secolo a.C., che doveva avere vocazione commerciale e culturale. Tra le costruzioni oggi visibili, spiccano i resti del Tempio di Asthart, dedicato quasi sicuramente alla prostituzione sacra. Incendiato  dai cartaginesi nel 540 a.C., rimase abbandonato fino al III-II sec. a.C., quando i Romani ricostruirono alcuni degli edifici precedenti, tra cui il tempio dedicato a Giunone.

Resti Romani e Museo Archeologico di Villasimius

Tra i resti degli insediamenti romani, sono oggi visibili la necropoli di Accu is Traias del I-IV secolo a.C. con diverse tombe e alcuni insediamenti agricoli romani, con villa e centro termale, situati vicino a Santa Maria. Molti di questi reperti si trovano al Museo Archeologico di Villasimius, suddiviso in quattro sale: Sala del Mare, Sala del Territorio, Sala del Santuario di Cuccureddus e Sala del Relitto dell’Isola dei Cavoli.